Dopo l’occupazione del Tibet, il Dolpo è considerato l’ultima enclave di cultura tibetana originale al mondo.
Aperta al turismo negli anni novanta (tutt’oggi è necessario un permesso speciale per potervi accedere), la regione del Dolpo è una delle aree abitate più selvagge e meno conosciute al mondo. Gran parte dell’itinerario, probabilmente uno dei più impegnativi di tutto il Nepal come trekking, si svolge sopra i 4000 mt con l’attraversamento di due passi oltre i 5000.
L’area dell’alto Dolpo viene spesso ricordata per il famoso romanzo di Peter Matthiessen “Il leopardo delle nevi”, di cui ne consigliamo la lettura. Un’avventura esoterica, intellettuale e spirituale alla ricerca di questo mitico e inavvicinabile animale, dove l’autore si addentra nei meandri della spiritualità buddistica tibetana della regione compiendo un “un viaggio parallelo, accompagnando i passi fisici di un pellegrinaggio con i passi metafisici di una ricerca”.
I paesaggi visitati sono di una varietà e bellezza unica, dai severi e ventosi altopiani tibetani all’incantevole lago di Phoksundo, nell’omonimo parco nazionale, al misterioso e isolato monastero di Shey Gompa fino ai paesaggi più desertici ai confini con la regione del Mustang.